
PASTOTRALE DEI RAGAZZI (3- 13 anni)
È la città giusta
È il tema formativo dell’oratorio del sabato rivolta ai bambini e ragazzi e parte dall’osservazione della quotidianità complessa ed articolata del loro mondo, individuando le loro domande, aspirazioni e non ultimi i limiti e le risorse che riscontrano. A partire da questo, si prova a capire come la Parola di Dio possa rispondere alle loro attese, ai loro dubbi, ai loro desideri.
Attraverso uno sguardo aperto e attento sul mondo siamo chiamati come cristiani a impegnarci ad abitare e a “farci abitare”, a condividere nella Chiesa la splendida avventura di costruire la realtà in cui viviamo, di sporcarci le mani lì dove il Signore ci invia ad operare con lo slancio della misericordia e della missione. Abitare infatti non indica soltanto il dimorare in un luogo fisico ma vuol significare anche movimento, cammino verso sé stessi, verso un luogo, verso l’altro. Immersi nel mondo, ma non del mondo. Noi siamo la comunità che costruiamo, le città che viviamo e che progettiamo. Gesù ci invita ad abitare per raggiungere, a guardare per accorgersi, a muoverci per accogliere, E prima ancora a “farsi abitare” da Lui.
CAMMINI GIOVANISSIMI (14-19 anni)
Qui è ora
- Abitare sé stessi significa scoprirsi unici e originali.
- Abitare i luoghi della quotidianità significa sentirsi cittadini attivi e mettersi in gioco in prima persona per partecipare alla vita scolastica e del quartiere/paese.
- Abitare le realtà più lontane e difficili significa fare il primo passo.
- Si propone ai gruppi e alle parrocchie di provare ad organizzare un incontro con una realtà del territorio (ospedale, casa di riposo, Caritas, ecc).
GIOVANI
Lo avete fatto a me
Nell’anno dedicato alla terza delle virtù teologali, la speranza, i giovani sono chiamati a testimoniare l’amore gratuito di Cristo, attraverso lo stile di prossimità proposto dall’icona biblica di Matteo. La sfida è adottare uno sguardo sul mondo e su chi ci circonda, che non si accontenti di vedere o di analizza re il contesto, ma che dimori, prenda posto, abbracci completamente la vita dell’uomo sull’esempio di Gesù. Invitiamo i giovani a mettersi accanto all’altro camminando alla sua altezza, come Dioha voluto farsi prossimo a ciascuno di noi, “per essere compagnia coinvolgente e mai esclusiva”.